Gli ospiti di Aosta hanno visto Sant’Andrea, San Cristoforo, il Museo Leone, l’esterno di San Marco (con il grande Cardinale seduto di Manzù) e poi Gianna Baucero ha avuto la bellissima idea di portarli al “Viotti Club” dove Cristina Canziani li ha trattenuti sulla vita di Giovan Battista Viotti.
Il direttore artistico della Camerata Ducale ha tracciato a grandi linee la storia del grande compositore e violinista di Fontanetto Po, partendo dal ruolo avuto dal marito, Guido Rimonda, nella riscoperta del più importante musicista nella storia della nostra provincia. Ha parlato della paternità della Marsigliese, che grazie a Rimonda, ormai tutto il mondo musicale sta attribuendo a Viotti; dell’invemnzione dell’archetto moderno appunto da parte del maestro di Fontanetto Po, quindi della fama sinistra dello Stradivari Leclair 1721 del marito, il famoso “Violon Noir”, e di tante altre cose legate alla figura di Viotti.